Dopo una chiusura d’anno faticosa, il 2023 si apre con una buona notizia. Secondo i dati
Istat presentati pochi giorni fa, nel paniere, tra i prodotti più rappresentativi
Berlino, 10 febbraio 2023 – Dalla Collettiva ITALY di CSO Italy a Fruit Logistica, che si
conclude oggi a Berlino, arrivano segnali di ottimismo e grande volontà da parte di tutti gli
operatori di favorire la ripresa e la crescita del mercato Bio. All’interno della Collettiva
ITALY infatti è presente un corner dedicato al progetto Made in Nature all’interno del quale
selezionate imprese italiane della produzione biologica come Brio, Canova, Ceradini,
Orogel, Conserve Italia e Veritas Bio Frutta, hanno potuto incontrare una molteplicità di
operatori qualificati con l’obiettivo di restituire al made in Italy il ruolo di leadership,
ostacolato dagli anni di pandemia, dalle gravi conseguenze connesse ai rincari delle
materie prime e dalle tensioni geopolitiche.
Il mercato del Bio, seppur in un contesto molto faticoso, sta riconquistando lentamente i
consumatori, prova ne è il recente inserimento di frutta e verdura BIO nel paniere
dell’ISTAT. Infatti, tra i prodotti entrati per migliorare la rappresentatività del paniere,
l’Istituto di statistica, segnala alcuni frutti biologici (arance, mandarini, limoni, banane,
mele, pere, pesche, kiwi) nonché vegetali biologici (pomodori da insalata, melanzane,
zucchine, peperoni, carote, cipolle). Inoltre, cavolfiori romaneschi, uva senza semi, kiwi
gialli o gold, insalata gentile o gentilina.
Una notizia che dà nuova fiducia agli operatori e che rappresenta una conferma circa il
potenziale di un mercato che può non solo tornare ai volumi degli anni precedenti ma
anche registrare un’ulteriore crescita.
“Il mondo del Biologico sta vivendo un momento particolarmente difficile, la contrazione
degli spazi sui punti vendita sta riducendo i volumi provocando una diminuzione dei prezzi
medi di vendita. Questo meccanismo sta destabilizzando i produttori che da un lato si
trovano a fronteggiare un aumento trasversale di costi e dall’altro vedono invece ridursi le
marginalità. Se questa condizione dovesse protrarsi a lungo rischieremmo di perdere
molta produzione biologica, a dispetto di quanto ci indica la Farm to Fork” – ha dichiarato
Vincenzo Finelli, Direttore Generale di Orogel Fresco – “Il progetto Made in Nature è
uno strumento di dialogo fondamentale per individuare insieme ai nostri clienti le giuste
proposte da fare ai loro consumatori e di parlare direttamente ai consumatori per
valorizzare le nostre produzioni biologiche.”
Sulla necessità che il Bio torni ad avere uno spazio rilevante all’interno dei punti vendita
insiste anche Paolo Pari, Direttore Marketing Canova che sottolinea come il prodotto
biologico rappresenti “un’opportunità per il settore poiché risponde all’istanza di una
sempre maggiore sostenibilità che è rintracciabile soprattutto tra i più giovani, come
principale driver di acquisto. Informare in maniera corretta i consumatori sui valori
dell’agricoltura biologica insistendo sui vantaggi che questo comporta per l’ambiente, unita
ad una proposta assortimentale più dinamica in gradi di incontrare le diverse capacità di
spesa, potrebbe essere una delle ricette per favorire la crescita di tutto il comparto”.
Il prezzo, generalmente più elevato rispetto all’ortofrutta convenzionale, è senza dubbio
uno degli elementi che frena maggiormente l’espansione del mercato Bio. Come evidenzia
Sandra Sangiuolo, Export Mktg Responsible di Conserve Italia “Le tensioni inflattive
hanno riacceso l’attenzione massima ai prezzi del consumatore anche nei comparti food. Il
biologico continua a riscuotere interesse e successo, presso un pubblico sempre più
ampio, grazie alla sempre maggiore sensibilità pubblica verso i temi dell’ambiente e del
cambiamento climatico. Bisogna però giustificare il valore aggiunto del prodotto, noi ad
esempio lo facciamo attraverso continui monitoraggi, certificazioni e un accorto
tracciamento di tutta la filiera. Inoltre perseguiamo attivamente delle politiche di riduzione
del nostro impatto ambientale, ad esempio utilizzando energie pulite nella coltivazione e
nella trasformazione dei prodotti finali. A nostro modo di vedere sono due facce della
stessa medaglia, che devono coesistere”
La campagna Made in Nature, progetto di CSO Italy, finanziato dall’Unione Europea è
giunta al secondo dei tre anni di progetto previsti, è nata con l’intento di promuovere la
conoscenza e il consumo di prodotti ortofrutticoli biologici in Italia, Germania, Francia e
Danimarca, il Paese europeo più rappresentativo in termini di consumi di biologico.
Notizie su CSO e Made in Nature
CSO Italy, fondato nel 1998, è una realtà unica in Italia che associa molte delle aziende italiane leader nella
produzione e nella commercializzazione dell’ortofrutta nazionale. Completano la gamma degli associati
importanti aziende specializzate in diversi ambiti della filiera ortofrutticola, dal packaging, alla logistica, alla
lavorazione, ai macchinari, alla distribuzione. La Mission di CSO Italy è fornire servizi utili agli associati per
migliorare e rendere sempre più efficiente e competitiva l’ortofrutta italiana. Un tavolo tecnico al servizio
dell’intera filiera ortofrutticola italiana per aumentarne la competitività attraverso la sinergia tra operatori. Al
CSO ITALY, aderiscono 72 soci, così ripartiti: 51 soci produttori, 13 soci di filiera, 3 soci sovventori e 5 enti
sostenitori. Made in Nature: Scopri i valori del biologico europeo è il nuovo progetto finanziato
dall’Unione Europea e CSO Italy per promuovere la cultura della frutta e verdura biologica in Italia, Francia,
Germania e Danimarca. Al progetto Made in Nature, scopri i valori del biologico europeo partecipano le
seguenti aziende: Brio, Canova, Ceradini, Conserve Italia, Orogel e Veritas Bio Frutta.