SANA, SOSTENIBILE E ADATTA A TUTTI

I tre attributi dell’ortofrutta da parte dei giovani

I risultati di una ricerca sui giovani e il loro rapporto con l’ortofrutta sono stati al centro dei live talks di Life Gate all’interno del progetto Made in Nature presente anche quest’anno al Macfrut di Rimini

Rimini, 13 Maggio 2024 – Si è chiusa anche la 41° edizione di Macfrut la più importante rassegna italiana dedicata al settore alla quale ha preso parte Made in Nature, il progetto di promozione e informazione dell’ortofrutta biologica europea promosso da CSO Italy, finanziato dalla Unione Europea e sostenuto anche dalle seguenti aziende: Brio, Canova, Ceradini, Conserve Italia, Orogel e Verybio. Giunto al suo terzo e ultimo anno (il progetto si concluderà il 31 Gennaio 2025), Made in Nature ha proseguito il suo programma di promozione e informazione dell’ortofrutta biologica in Italia, Danimarca,Francia e Germania con una serie di iniziative di comunicazione volte a raccontare i valori dell’ortofrutta biologica europea.Per l’ultimo anno del progetto, Made in Nature ha scelto come “voce narrante” Life Gate, il punto di riferimento della sostenibilità con una community di oltre 5 milioni di persone interessate e appassionate ai temi legati alla sostenibilità.
Attraverso Life Gate, i protagonisti di Made in Nature, CSO Italy e le aziende partner del progetto, hanno fatto il punto della situazione sul biologico, evidenziandone i punti di forza e le opportunità che esso rappresenta, ma senza nascondere le difficoltà che le aziende e i produttori stanno attraversando: dall’inflazione al cambiamento climatico. E senza dimenticare i consumatori di domani, vale a dire i giovani. Proprio loro sono stati al centro di una ricerca promossa da CSO Italy, unitamente ad Assomela, ACI e Fruitimprese, e realizzata dall’Istituto Piepoli, per capire cosa il settore ortofrutticolo deve fare per parlare con loro nel giusto modo.
L’ortofrutta appare come sana (+70%), adatta (+60%) e sostenibile (+50%) tra i ragazzi di età compresa tra i 14 e i 26 anni con una leggera preferenza per la frutta rispetto alla verdura. Allo stesso tempo, i ragazzi considerano l’ortofrutta cara (+ del 25%), poco trendy (22%) e scomoda da mangiare (quasi il 20%). Occorre però trovare un modo per comunicare con loro. E anche su questo punto i 2000 giovani intervistati (un campione rappresentativo della popolazione italiana) hanno fornito indicazioni precise su come, chi e dove: uno stile informativo e semplice (36%), divertente e chiaro (circa il 15%). Potrebbe essere uno sportivo (anche il proprio allenatore), ma anche un comico o un divulgatore con uno stile semplice, ma chiaro e coinvolgente. Senza dimenticare i genitori e la scuola che, volente o nolente, rimangono i principali attori della vita dei ragazzi.
Instagram, Youtube, Tik Tok, Facebook e X sono invece i social media di riferimento dei giovanissimi ai quali anche il mondo dell’ortofrutta (biologica e convenzionale) deve rivolgere la sua attenzione se si vuole fare breccia nel “cuore” di questa generazione.

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